giovedì 29 dicembre 2011

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.... ovvero la nuova ricetta trevisana per il bollito perfetto!

Questa è la storia di una testa di branzino così grande, ma così grande da essere sublime
C'era una volta, mica tanto tempo fà, un pensionato che vive in quel di Treviso. Ebbene il nostro eroe un giorno si accorse di un certo prurito a "downtown" che non era causato, come chiunque potrebbe pensare, dalla visione dell'ultimo calendario di Anna Fachi. Era proprio un prurito pruritoso, accompagnato da una bella irritazione in stile "porca vacca ho preso la candida al cesso pubblico".
Orbene a questo punto il nostro eroe, non fidandosi dei farmacisti tutti venduti a big pharma e non essendo al corrente che Ippocrate ha inventato i medici da qualche millenio, decide di affidarsi alla saggezza(?) popolare ed alla tradizione (se qualcuno capisce quale mi faccia un fischio).

La soluzione più ovvia, secondo lui, e migliore è una sola: bollito di cotechino! No, no non si è mangiato un cotechino bolloto... ha proprio messo a bollire il suo di cotechino !
Il risultato è stato strabiliante!!!! L'inffiammazione è completamente sparita... assieme al pene che quegli strani tizi in camiche bianco hanno dovuto amputare per via della necrosi causata dalle ustioni.

A quest'uomo, come a tutti i rincoglioniti superstiziosi come lui, non mi resta che dedicare questo:

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